Connettore per calcestruzzo CT CEM

 Data: Giugno 2012

 Località: Parma (PR)

 Tipologia di intervento: tipico intervento di recupero di solaio in laterocemento

Il recupero dei solai in latero cemento

La problematica relativa al recupero dei solai in laterocemento è sempre più frequante: il cambio di uso delle strutture (da residenziale ad edifici aperti al pubblico, ad esempio) rende necessario un adeguamento sia statico che, di frequente, un miglioramento sismico. E’ il caso di seguito illustrato dove si è rinforzato un fabbricato esistente per accogliere un ospedale privato polispecialistico. Nel caso di seguito illustrato di recupero dei solai in laterocemento esistenti si è proceduto rimuovendo le vecchie pavimentazioni ed il massetto, sino a riportare il filo del getto sopra ai travetti avendo cura di non rompere le pignatte in laterizio. Si sono scoperti dei solai del tipo Bausta, con travi tralicciate ad interasse di 50 cm. A seguito di una indagine diagnostica si è verificato il buono stato di conservazione del solaio in laterocemento e la qualità dell’armatura esistente al suo interno. Si è pertanto reso possibile l’intervento di consolidamento con la tecnica della soletta collaborante, che apporta sia un incremento della resistenza del solaio che la creazione di un piano rigido, utile per il miglioramento sismico dell’intero edificio. Per rendere solidale il vecchio solaio con il getto integrativo si sono utilizzati i connettori fissati completamente a secco, modello CT CEM. Si è inoltre solidarizzato il getto con le murature a mezzo di barre in acciaio ad aderenza migliorata, inghisate con resine. Successivamente al fissaggio dei connettori a secco CTCEM di Tecnaria si è proceduto alla stesura della rete elettrosaldata e all’esecuzione del getto collaborante, previa puntellazione del solaio. In questo modo il recupero dei solai in laterocemento ha reso possibile anche il miglioramento sismico dell’intero fabbricato.

Fasi di installazione del connettore per solaio in laterocemento

Si eseguono delle incisioni sul calcestruzzo con un flessibile in corrispondenza dei travetti sottostanti individuati tramite appositi sondaggi: spessore intaglio 4 mm, profondità 5 mm, direzione trasversale alla direzione del travetto.
Si posiziona nell’intaglio la parte piegata verso il basso della piastra. La freccia presente sulla parte superiore va orientata verso il centro della campata.
Si esegue un foro con trapano con punta da 11 mm e profondità 7,5 cm Si rimuove la polvere di cemento. Si inserisce la vite nel foro e si serra con un avvitatore elettrico ad impulsi dotato di frizione fino a fine corsa.
Vedi l’esterno dell’edificio.

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