Il comportamento scatolare – e quindi antisismico – di un edificio si ottiene quando sussistono contemporaneamente i due requisiti della rigidezza del piano e della continuità strutturale.

RIGIDEZZA DI PIANO

Al riguardo le Norme Tecniche per le Costruzioni 2008 al § 7.2.6 riportano: «Gli orizzontamenti possono essere considerati infinitamente rigidi nel loro piano, a condizione che siano realizzati in cemento armato, oppure in latero-cemento con soletta in c.a. di almeno 40 mm di spessore, o in struttura mista con soletta in cemento armato di almeno 50 mm di spessore collegata da connettori a taglio opportunamente dimensionati agli elementi strutturali in acciaio o in legno e purché le aperture presenti non ne riducano significativamente la rigidezza». Al § C8 A.5.3 “Interventi volti a ridurre la deformabilità dei solai” della Circolare n.617/2009 si cita: «…L’irrigidimento dei solai, anche limitato, migliora la robustezza della struttura».

UNIONE TRAVI-SOLETTA

Oltre alla rigidezza del piano è necessario garantire la continuità strutturale tramite opportuni collegamenti soletta in calcestruzzo-travi. Questa unione si ottiene con i connettori di seguito elencati.

CONNETTORI PER SOLAI IN LEGNO

Per garantire la continuità tra soletta e travi in legno utilizzare connettori: CTL BASE, CTL MAXI, OMEGA

CONNETTORI PER SOLAI IN ACCIAIO

Per garantire la continuità tra soletta e travi in acciaio utilizzare connettori CTF o DIAPASON.

CONNETTORI PER SOLAI IN LATEROCEMENTO

Per garantire la continuità tra soletta e travi in laterocemento utilizzare connettori: CTCEM, VCEM, CTCMINI

CALCESTRUZZO

Nel caso di restauro è importante rilevare geometria e caratteristiche meccaniche del legno. Nel caso di solai nuovi si può utilizzare legno massiccio, lamellare o Bilam

RETE ELETTROSALDATA

Nel piano rigido di calcestruzzo va sempre posta una rete elettrosaldata adeguatamente dimensionata. Normalmente Ø 8 mm, maglia 20×20 cm a metà soletta. Non è necessario legare la rete ai connettori.

CALCESTRUZZI LEGGERI STRUTTURALI

Per avere un piano rigido di peso ridotto è consigliato l’uso di calcestruzzi leggeri strutturali che mantengono elevate resistenze meccaniche a fronte di minore massa oscillante. Contemplato nelle NTC permette elevati vantaggi in zone sismiche. Ad esempio Leca CLS 1400-1600-1800 e Calcestruzzo CentroStorico di Laterlite.

Calcestruzzo leggero Centro Storico

CALCESTRUZZI FIBRO RINFORZATI

I calcestruzzi fibrorinforzati di basso spessore (detti anche microcalcestruzzi) sono sempre più utilizzati anche nel campo dell’miglioramento sismico degli edifici. Hanno spessori variabili da 20 ai 35 mm e non richiedono rete elettrosaldata. Tecnaria produce anche connettori per le varie tipologie di solai ad altezza molto ridotta.

FORI NEL PIANO RIGIDO

Posizionare un foro scala vicino al bordo interrompe la continuità del puntone compresso o del tirante. Il diaframma risulta indebolito. Posizione da evitare se possibile.

FORI NEL PIANO RIGIDO

Il foro in questa posizione non interrompe il puntone compresso del diaframma. Posizione preferibile.

FORI NEL PIANO RIGIDO

Un foro scala in questa posizione non permette un buon collegamento al setto murario e neppure un buon funzionamento a diaframma. Posizione da evitare se possibile.

FORI NEL PIANO RIGIDO

Il foro non interrompe nè il puntone, nè il tirante, nè limita il collegamento con le pareti. Posizione ottimale.

CONTINUITA’ STRUTTURALE

Al riguardo il capitolo § C8 A.5.1 “Interventi volti a ridurre le carenze dei collegamenti” della Circolare n.617/2009 cita: «L’efficacia connessione dei solai di piano e delle coperture alle murature è necessaria per evitare lo sfilamento delle travi e il conseguente crollo del solaio, e può permettere ai solai di svolgere un’azione di distribuzione delle forze orizzontali e di contenimento delle pareti».

COMPORTAMENTO SCATOLARE

Oltre alla rigidezza del piano è necessario garantire la continuità strutturale tramite opportuni collegamenti solaio-muratura-copertura.

COLLEGAMENTO ALLE MURATURE – CORDOLI PERIMETRALI

Per garantire il comportamento scatolare negli edifici di nuova realizzazione solitamente si realizzando dei cordoli perimetrali. La connessione con la soletta apporta benefici in termini di rigidezza e resistenza sismica del solaio.

COLLEGAMENTO ANTISISMICO AI MURI – BARRE CON RESINA

Se il solaio è privo di cordolo sarà opportuno unire la soletta alle murature portanti perimetrali del solaio per realizzare il comportamento scatolare dell’edificio. Questo accorgimento apporta benefici in termini di rigidezza e resistenza sismica del solaio. Normalmente si fissano barre ad aderenza migliorata inghisate con resina epossidica RTEC 400 di Tecnaria.