Calcestruzzi fibrorinforzati (FRC) nel rinforzo di solai

Calcestruzzi fibrorinforzati.

Le recenti tecniche costruttive permettono di realizzare solette molto resistenti in spessori contenuti; è il caso dei calcestruzzi fibrorinforzati che nei solai in laterocemento trovano un campo sempre più frequente di utilizzo. Tecnaria ha messo a punto specifici connettori.

Il FRC (Fiber Reinforced Concrete) è un materiale composito a matrice cementizia (calcestruzzo o malta, monocomponente o pluricomponenete) addittivato con fibre di varia natura e geometria; questa composizione conferisce al calcestruzzo una significativa resistenza a trazione e a compressione, una notevole duttilità ed una maggiore resistenza al taglio rispetto ai calcestruzzi tradizionali.
Attualmente la normativa non offre un quadro chiaro di tutti i possibili campi di impiego dei calcestruzzi fibrorinforzati nell’ambito strutturale, non essendo classificati in senso stretto come calcestruzzi.
Di recente sono stati utilizzati per l’adeguamento sismico e per il rinforzo di alcuni solai , al fine di ottenere piani rigidi in spessori molto ridotti (dell’ordine dei 25 mm) e con pesi contenuti, per i vantaggi che la riduzione di pesi e di spessori totali comporta.
Per garantire l’efficacia del piano rigido è comunque sempre necessario un grado di vincolo con la struttura esistente, sia per quanto riguarda le unioni trave-soletta che soletta-muratura. A tal proposito alcuni produttori di FRC suggeriscono, nel caso di rinforzo di solai in laterocemento, di eseguire preparazioni sulla superficie da consolidare molto laboriose, come l’irruvidimento del supporto a mezzo di abrasione meccanica e conseguente pulizia ed il consolidamento superficiale con un primer da stendere a rullo. Nel caso in cui poi la superficie presenti gli elementi di laterizio privi di rasatura la connessione diventa essenziale, non potendo fare affidamento sull’attrito tra gli elementi e comunque non potendolo quantificare con certezza.
L’utilizzo dei connettori metallici Tecnaria MINI CEM avviene invece a secco, con l’utilizzo di semplici trapani elettrici, sull’estradosso dei travetti in calcestruzzo.
I connettori MINI CEM sono stati testati in laboratorio e grazie alla loro particolare conformazione della testa e le ridotte altezze (20 mm e 30 mm) prodotte consentono l’impiego con gli FRC.

calcestruzzi fibrorinforzati Connettore CT CEM - Tecnaria